Olio d'oliva, come evitare l'ossidazione: ti svelo il segreto per la conservazione

come evitare ossidazione olio oliva

Segui questi trucchi per evitare il processo di ossidazione - buttalapasta.it

Come evitare l’ossidazione dell’olio d’oliva? Importantissimo ai fini nutrizionali e di gusto: ecco alcuni trucchetti molto utili.

Impossibile definire la cultura culinaria italiana senza alcuni simboli per eccellenza: tra questi la salsa di pomodoro, la pasta, la mozzarella, la pizza e ovviamente lui, l’olio d’oliva. Il più usato in cucina da tutti, sia dalle nonne che dagli chef professionisti è l’extravergine, sinonimo di qualità ed eccellenza, oltre che genuinità data dal tipo di lavorazione e di frutti scelti. Elemento cardine della dieta mediterranea, una piccola dose al giorno apporta benefici incredibili al nostro corpo, così come alla nostra salute.

Basta pensare che sia ricco di vitamine, in particolare la E in grado di ricostituire il collagene della pelle, arrestare la caduta dei capelli rinforzandoli e rinvigorendoli, con proprietà cicatrizzanti e antinfiammatorie. Insomma, non possiamo assolutamente evitare di usarlo, essendo costituito anche da grassi buoni indispensabili per il corretto funzionamento dell’organismo. Tuttavia l’olio non è esente dall’ossidazione e dal deterioramento, che al lungo andare possono eliminare le proprietà nutritive, alterando anche sapore, consistenza e colore. Come poterle evitare? Basta seguire qualche trucco degli esperti!

Come evitare l’ossidazione dell’olio EVO: fai così e durerà decisamente più a lungo

Come detto poc’anzi, anche l’olio non è esente dall’ossidazione e dal deterioramento, specialmente la prima. Ciò non significa soltanto un’alterazione del colore, ma anche del gusto, della consistenza con annessa perdita delle sue incredibili proprietà. Nel peggiore dei casi potrebbe assumere un sapore piuttosto rancido, costringendoci a doverlo necessariamente buttare. Eppure, per evitare l’ossidazione qualche trucco c’è e arrivano proprio dagli esperti.

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Con l’olio acquistato fresco in frantoio, gli esperti consigliano di lasciarlo riposare in contenitori d’acciaio per 2/4 settimane prima di gustarlo – buttalapasta.it

Primo tra tutti, facciamoci caso: difficilmente troveremo al supermercato delle bottiglie d’olio trasparenti o comunque chiare, piuttosto lo vedremo in quelle scure e spesse. Ciò non riguarda prettamente il lato estetico. Difatti l’ossidazione si evita riempiendo bottiglie scure e spesse, in grado di ostacolare la penetrazione dei raggi UV all’interno delle stesse, mantenendo in questo modo inalterato colore e sapore dell’olio. Se quindi lo abbiamo acquistato fresco o ci è stato regalato, meglio prediligere contenitori scuri e con tappo ermetico.

Se ciò non potesse avvenire per una serie di motivi, possiamo versarlo in bottiglie di vetro classiche, lasciandole però in un luogo buio e asciutto, lontano da fonti di calore. Una cantina o un ripostiglio ad esempio faranno proprio al caso nostro. Evitiamo contenitori di plastica poiché anche un singolo forellino potrebbe far entrare aria alternandone il sapore. Altra soluzione pratica è l’uso di contenitori d’acciaio, in commercio troviamo addirittura quelli con rubinetto erogatore apposito. Al loro interno l’olio si conserva senza alterazioni fino ai 24 mesi. 

Vedrete come in questo modo quello che avete acquistato potrà durare molto più a lungo e il sapore sarà sempre fresco, pungente e aromatizzato!

Parole di Cesare Orecchio

Amante dell’arte, della cucina e della scrittura, inizio il mio percorso a soli 18 anni dopo essermi diplomato in Storia della Moda e tecniche della confezione, pubblicando la mia prima raccolta di poesie ‘Petali di vita’. Ho cambiato poi vita diventando cuoco professionista nella mia città natale Messina per poi abbracciare la scrittura a 360°.

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