Di Kati Irrente | 18 Agosto 2024
Se volete fare bella figura con i vostri amici mostrate loro di sapere alla perfezione quando si deve usare davvero il decanter per i vini.
Per gustare il vino al meglio, soprattutto se vi ritenete dei veri appassionati, non dovreste far mancare un decanter nella vostra cantina o comunque in casa. Il motivo è semplice: il decantatore può migliorare l’esperienza di degustazione del vino, oltre a rendere il servizio più sofisticato.
Gli esperti spesso indicano nell’uso del decanter il metodo migliore per rendere più piacevole la bevanda alcolica al palato. Ma quando si usa con precisione il decanter, come e soprattutto quali sono i vini che ne hanno bisogno? A queste e ad altre domande cerchiamo di rispondere di seguito.
Come e quando si usa il decanter
Il decanter è un recipiente utilizzato principalmente per aerare il vino e per servirlo in modo elegante. I momenti in cui si utilizza questa sorta di ampolla possono variare, ma soprattutto bisogna tenere in considerazione che non tutti i vini hanno bisogno di essere decantati. Prima di approfondire l’argomento cerchiamo di spiegare cosa significa decantare il vino.
In poche parole la decantazione è il processo con cui un vino viene travasato in un recipiente per renderlo più trasparente e senza residui, che restano sul fondo del contenitore originale. I sedimenti naturali che si formano con l’invecchiamento, in questo modo, non si trasferiscono nel bicchiere e il vino può arieggiare per ossigenarsi e sprigionare tutti i suoi aromi prima di essere degustato.
Per decantare bisogna versare il vino invecchiato molto lentamente senza farlo gorgogliare facendolo scendere sul bordo del decanter tenendolo davanti a una fonte di luce per poter vedere attraverso la bottiglia quando è il momento di fermarsi. Per i vini giovani invece la tecnica è diversa, si versano direttamente nell’ampolla facendoli quasi scrosciare.
Quali sono i vini che vanno serviti nel decanter
I vini rossi e invecchiati sono quelli che maggiormente si avvantaggiano di un uso del decanter perché durante il periodo di invecchiamento sviluppano una maggiore quantità di sedimenti rispetto a vini bianchi e giovani. Il travaso e l’ossigenazione si rendono necessari affinché sia migliorata la struttura e le qualità organolettiche della bevanda alcolica. C’è un’eccezione però, i vini troppo invecchiati e affinati potrebbero rovinarsi con un’ossigenazione tanto rapida.
Tra i vini che potete decantare con profitto ci sono i rossi corposi come il Brunello di Montalcino, il Barolo, il Bordeaux o Chianti. Anche vini dolci come il Porto, se invecchiato, possono essere decantati per farli ossigenare per bene. I bianchi in genere non hanno bisogno di decantazione ma alcuni molto strutturati come Chardonnay invecchiati, Borgogna o vini della Valle della Loira possono trarre beneficio dall’uso del decanter.
Attenzione, però, anche i vini più giovani possono essere decantati per esaltarne il sapore, soprattutto se sono molto tannici, perché l’aria aiuta a smussare i tannini e a far emergere aromi e sapori più complessi. Se invece volete sapere se conservare i vini in verticale o in orizzontale, leggete qui.
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.