Di Lucia | 15 Settembre 2016
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facile
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5 minuti
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10 Persone
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30/porzione
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Vegetariana
Le pupacchielle sottoaceto sono particolari peperoni di origine della Campania, che vengono chiamati anche papaccelle dai napoletani. Di solito vengono raccolti da marzo a novembre e sono ideali per essere conservati sottaceto per accompagnare piatti a base di carne, il baccalà all’insalata e per gli antipasti. Il nome napoletano “papaccella” sembra che derivi dal cognome di una famiglia di Pomigliano d’Arco (NA) che coltiva questi peperoni e che si chiamavano “Papaccio”. Da me, a Salerno le chiamiamo “pupacchielle”, il perchè sinceramente non lo so, forse è solo una “stroppiatura” del termine originale. Nel Cilento un tempo, quando il mare era veramente pulito e il sale costava troppo, per conservare questi peperoni si usava l’acqua di mare. C’erano anche degli acquaioli che le vendevano ai contadini lontani dalle coste. Ricordo che, quando ero ragazzina, e già amavo le tradizioni locali, in estate (ci andavo e ci vado ancora in vacanza nel bellissimo Cilento) mi alzavo presto, prendevo un canotto e andavo al largo, dove l’acqua era talmente tersa che si poteva vedere il fondale, a riempire taniche di acqua di mare. Poi, con mia madre preparavo le conserve. Purtroppo questo non è più possibile. Le “pupacchielle” le conservo ancora, ma, vi assicuro, non hanno più lo stesso sapore…anche se uso il sale grosso marino.
Ingredienti
- 2 o 3 kg di pupacchielle
- aceto bianco di vino
- sale marino grosso
Preparazione
Lavate le pupacchielle e asciugatele molto bene per eliminare completamente il terriccio.
Sistematele in grossi barattoli di vetro (noi li chiamiamo "boccacci"). Aggiungete per ogni litro d'acqua un litro d'aceto e un bel pugno di sale grosso.
Lasciate riposare al fresco i barattoli e non vi spaventate se si forma un velo biancastro, è solo la combinazione del sale con l'aceto.
Le pupacchielle saranno pronte quando diventeranno più scure, lucide, ma resteranno abbastanza sode (guardate la foto...peccato che non le potete toccare ed assaggiare).
Saranno pronte entro 25/30 giorni.
Potete utilizzarle sia cotte che crude. Sono un classico antipasto ma anche un ottimo contorno per la carne e, principalmente, con le costatelle di maiale.
Parole di Lucia