Di Kati Irrente | 8 Agosto 2024
Sono tante le golosità che Iginio Massari offre ai suoi clienti ogni giorno, ma forse non tutti conoscono la storia di un dolce in particolare.
Gustare una creazione preparata con le ricette di Iginio Massari dal suo preparato e valido staff è possibile in tutte le pasticcerie sparse per l’Italia che recano il suo nome. Per chi non lo sapesse i laboratori e le vetrine del brand sono in prevalenza al Nord, e quindi a Milano e Brescia, ma anche a Torino e a Verona. Scendendo un po’ per lo stivale potete gustare le prelibatezze del maestro pasticcere nella città di Firenze e ovviamente nella Capitale, a Roma.
Ma qual è la storia che si cela dietro a uno dei dolci di Iginio Massari realizzati per omaggiare la tradizione pasticciera pugliese? Ve la sveliamo di seguito.
Come sono nati i sospiri di Iginio Massari: un sogno in un solo boccone
In principio erano tette delle monache. In seguito la famiglia Massari ha studiato e riproposto la forma e la ricetta originale di questo antico dolce pugliese, ma con alcune innovazioni nel processo di produzione. Il tutto per rendere ancora più morbido l’impasto. E ha continuato a chiamare tali dolcetti, sebbene un po’ diversi dall’originale, con il nome di sospiri. Ma perché?
La storia di questi dolci è un po’ controversa e si perde in tante leggende e credenze a cui è difficile dare dei contorni netti di verità. Ma il racconto che lo stesso Iginio Massari ha condiviso sui suoi social è il seguente. La leggenda narra che questi dolci furono inventati in un monastero dalle suore Clarisse di Bisceglie e risalgano al XV secolo. Dato che la forma sinuosa ricordava, appunto, quella di un seno delicato, furono chiamati tette delle monache. In principio erano composti da semplice pan di Spagna farcito con crema pasticcera e velato da una glassa di colore rosa.
Le monache prepararono tali golosi pasticcini per un’occasione molto speciale, le nozze tra Lucrezia Borgia e il Conte di Conversano. Il banchetto si organizzò con tutti i crismi ma la sposa non arrivava. E gli invitati, stremati dall’attesa della celebrazione, tra tanti sospiri gustarono e finirono tutti i dolcetti presenti in tavola. Ma ribadiamo, non c’è alcuna traccia storica di tutto questo.
Da questo aneddoto deriva il secondo nome di questi dolci, i sospiri appunto, o sospiretti di Bisceglie che il pastry chef più famoso d’Italia propone nei suoi negozi Iginio Massari Alta Pasticceria. I dolcetti del gran maestro sono un omaggio alla meravigliosa regione Puglia, come lui stesso ha dichiarato. Nelle sue versioni la farcitura è con crema chantilly allo zabaione o con crema diplomatica.
Concludiamo con un’altra curiosità: le tette delle monache sono dolcetti che hanno scatenato un forte interesse negli italiani dato che il principale motore di ricerca, quello più usato nel mondo, le ha inserite tra le ricette più cercate su Google nel 2023.
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.