Di Romana Cordova | 3 Agosto 2024
Buona la bresaola, ma come deve essere quella davvero ottima? Esiste un metodo per riconoscere la qualità del prodotto.
Tra i vari tipi di salumi, eccellenza della produzione italiana, spicca sicuramente la bresaola. Originaria del Nord Italia, si tratta di un salume crudo e non affumicato che si compone delle masse muscolari del manzo sottoposte ad un processo di salatura ed essiccazione.
È piuttosto famosa la bresaola della Valchiavenna, riconosciuta come prodotto IGP, ma sono diverse le varianti di questo salume che cambiano a seconda della località. Sono molto note anche la bresaola della Valtellina e quella della Val d’Ossola.
Esistono le varianti di bresaola di cavallo, bufalo, cervo. Ma concentrandosi sulla più comune, quella di manzo, ci si chiede quali caratteristiche deve avere per essere davvero buona e come si fa a riconoscere una bresaola di alta qualità? Ecco cosa c’è da sapere per orientarsi nella scelta e comprare il salume migliore.
Come scegliere la bresaola più buona: il trucco importante
Purtroppo a volte ci si trova davanti ad un tipo di bresaola che non viene propriamente prodotto nel nostro Paese o se lo è la carne non proviene da allevamenti italiani. A volte è utilizzato lo zebù brasiliano e bisogna mettere in atto una piccola strategia per accorgersene.
Non è sempre, dunque, carne di manzo, quella utilizzata per produrre la bresaola. Dal momento che questo salume ha un successo internazionale, ciò ha reso insostenibile la produzione con carne esclusivamente italiana. Molto spesso ci si trova davanti ad un prodotto realizzato con carne congelata proveniente dall’altra parte dell’Oceano. In particolare è la carne brasiliana, e soprattutto dello zebù, un bovino originario dell’Africa ma presente anche nell’America del Sud. Per essere esportata questa carne ovviamente deve essere congelata e successivamente scongelata per procedere alla produzione del salume.
Ovviamente non è la stessa cosa che avere a disposizione una bresaola realizzata con carne fresca. La qualità ne risente e seppure altrettanto buona e gustosa, quella che subisce un processo di congelamento e scongelamento non è esattamente come la carne italiana dei bovini pascolati nel nostro Paese. Ne consegue che è opportuno accertarsi cosa si va a comprare. Per farlo c’è un sistema molto semplice: bisogna leggere attentamente l’etichetta. Nei prodotti preconfezionati sottovuoto deve essere sempre riportata la provenienza della carne. Per cui è facile accorgersi di quale si tratta.
Se la carne è quella di bovini italiani sarà riportata la dicitura “origine della carne 100% italiana“. È possibile, quindi, sapere con certezza quale tipo di bresaola si ha sotto mano. Nel caso in cui la si acquista al taglio, quindi sfusa, è bene chiedere informazioni al salumiere, e in questo caso, non resta che fidarsi della sua risposta.
Parole di Romana Cordova
Laureata in Lettere moderne e specializzata come docente di lingua italiana a stranieri amo scrivere e occuparmi di lifestyle con particolare riferimento all'ambito della gastronomia. Sono autrice di un libro di cucina e tradizioni cattoliche, tema che per diversi anni ho approfondito anche in una trasmissione radiofonica.