Di Federica Pollara | 28 Luglio 2024
La pellicola trasparente e la carta stagnola non sono gli unici materiali con cui conservare il cibo: esistono diversi metodi bio e naturali per farlo.
La pellicola trasparente e la carta alluminio sono i materiali più comuni che troviamo nelle cucine degli italiani per confezionare e conservare gli alimenti. Insieme ad essi sono molto gettonati anche i sacchetti in plastica, e altri oggetti solitamente usa e getta in materiali analoghi. Ciò che accomuna tutti questi prodotti è, appunto, la loro composizione: in plastica o alluminio.
Entrambi costituiscono un serio problema per l’ambiente e l’ecosistema. Sappiamo quanto siano dannose le plastiche che contaminano i mari e la flora, ma ancora peggio, le microplastiche finiscono anche nel nostro organismo, in quantità preoccupanti.
Si stima che ogni settimana si ingerisca in media una quantità di plastica pari a quella usata per la fabbricazione di una carta di credito. Come possiamo fare per ridurre questi effetti negativi? Ebbene possiamo partire dalle nostre cucine e utilizzare metodi alternativi per la conservazione del cibo: in questo modo rispettiamo l’ambiente e la nostra stessa salute. Invece dei sacchettini di plastica possiamo utilizzare i barattoli di vetro per conservare avanzi di cibo, zuppe, verdure, formaggi, salse. I barattoli possono inoltre essere ricavati dalle stesse confezioni di cibo come yogurt, prodotti sott’aceto, marmellate. Insomma un’alternativa green e anche a costo zero.
Pellicola e alluminio in cucina addio: ecco le alternative green per conservare il cibo
Spesso capita di utilizzare pellicola o alluminio per conservare verdure o frutta già tagliata, oppure per coprire piatti e contenitori così da garantirne la chiusura. Per questo scopo possiamo investire nell’acquisto di coperchi in silicone: sul mercato ne vendono di set in tutte le misure.
Sono universali, si adattano a qualsiasi contenitore o pentola, inoltre si possono lavare anche in lavastoviglie ad alte temperature, per un’igienizzazione completa. Un altro materiale poco conosciuto ma che acquista sempre più notorietà è la cera d’api in fogli. Non sono altro che dei ritagli di stoffa, solitamente in cotone, che vengono saturati con cera d’api naturale: quest’ultima fa aderire il foglio di tessuto alle superfici e li rende impermeabili, rendendoli così capaci di trattenere l’umidità dell’alimento.
I fogli si possono lavare e riutilizzare, sono ecologici e non rilasciano sostanze tossiche nel cibo. Infine ci sono i sacchetti di cotone, garza o altri tessuti leggeri e traspiranti che sono perfetti per la conservazione di alimenti secchi come cereali e legumi, oppure per il pane, l’aglio, le cipolle o le patate e tutti quegli alimenti che mal sopportano l’umidità.
Parole di Federica Pollara