Di Antonella Acernese | 5 Agosto 2024
Uno degli ingredienti più apprezzati della cucina asiatica sono i germogli di soia: ecco tutti i consigli per produrli in casa.
I germogli sono un alimento ad alto contenuto di vitamine, aminoacidi, minerali e fibre e, grazie alla cultura e alla diffusione del cibo sano, cominciano a essere visti sugli scaffali dei supermercati. Ma se si desidera consumarli regolarmente, la soluzione più economica è coltivarli autonomamente.
Poche colture sono così semplici come quelle dei germogli: non hanno bisogno di luce diretta, molto spazio o molta dedizione per coltivarli con successo. Tuttavia è necessario prendere alcune precauzioni per svolgere la coltura in sicurezza ed evitare la contaminazione da batteri. Di seguito, ecco una guida semplice e utile per produrli in casa.
Germogli di soia in casa: con questi consigli sarà facilissimo coltivarli
La germinazione è essenzialmente la pratica di far germogliare i semi per renderli più facili da digerire e per ottenere il massimo da tutti i loro nutrienti. Innanzitutto servono semi di buona qualità, preferibilmente biologici, non più vecchi di un anno, prodotti, raccolti e conservati in condizioni igieniche. In questo senso gli specialisti forniscono una serie di raccomandazioni e linee guida per la realizzazione di orti commestibili per l’autoproduzione di alimenti freschi.
Le condizioni di elevata umidità rendono l’ambiente favorevole alla proliferazione dei batteri. Per questo, è necessario seguire semplicemente i seguenti passaggi:
- Utilizzare contenitori molto puliti e disinfettati.
- Sciacquare bene i semi prima di iniziare il processo.
- Cambiare quotidianamente l’acqua del processo di germinazione.
- Sciacquare i germogli prima di consumarli.
Innanzitutto basta lasciare i semi di soia in ammollo per qualche ora in modo che siano ben idratati in un contenitore coperto e al riparo dalla luce. Se sono più teneri basterà lasciarli tutta la notte, se li abbiamo da parecchio tempo ci vorrà una giornata intera o un giorno e mezzo. A questo punto li scoliamo, li sciacquiamo bene e li lasciamo in un contenitore di vetro. Ora non dovremo fare altro che sciacquarli bene sotto l’acqua corrente fredda 3 volte al giorno, ma l’ideale è farlo all’ora del pasto.
Ogni volta che si sciacquano occorre eliminare le bucce che galleggiano. Dopo 3 o 4 giorni, quando si vede che cominciano a crescere le foglie, possiamo consumarli. È conveniente sapere come conservare i germogli una volta prodotti, soprattutto se vengono riposti in frigorifero per consumarli il giorno successivo. Se se ne producono più di quanti se ne consumano in uno o due giorni, allora occorre conservarli sott’aceto.
Parole di Antonella Acernese
Laureanda in Lettere Moderne, svolgo il ruolo di redattrice da circa 4 anni. Mi occupo di articoli di lifestyle benessere, salute e attualità. Scrittura pulita, chiara e rispettosa, un plain language, è ciò a cui miro nella stesura degli articoli, affinché cronaca e notizie possano essere consumate da tutti, senza alcun ostacolo di chiarezza.