Di Nausicaa Tecchio | 6 Luglio 2024
Esiste un mito diffuso relativo a quale sia il periodo migliore in cui mangiare le cozze, ma non è quello che pensi.
I frutti di mare possono piacere o meno e non tutti li possono mangiare. Chi li apprezza però non si fa certo sfuggire l’occasione di mangiare un piatto di cozze al ristorante di pesce, o di prepararle a casa con il sugo. Ci sono però dei periodi dell’anno in cui anche chi si dichiara un appassionato cerca di evitare di mangiarle semplicemente per una credenza diffusa sull’argomento.
Questa convinzione afferma si debba consumare questo cibo che solo nei mesi senza la “r“ nel nome. Pensando all’Italia questo vorrebbe dire escludere i mesi invernali all’infuori di gennaio, più marzo e aprile. Mentre in Francia, dove le cozze sono molto apprezzate invece, l’unico periodo per mangiarle rimane l’estate applicando questa regola alla lettera. Lo stesso vale per l’Inghilterra.
Da questi tre scenari la regola che si può ricavare è che sia l’inverno la stagione in cui escluderle dalla tavola. Una conclusione che potrebbe deludere chi alla Vigilia di Natale o a Capodanno non vede l’ora di imbastire una cena a base di pesce. Però a un esame più attento si può capire che questo mito comune non nasce da strane superstizioni ma da motivi ben precisi.
Cozze, quando mangiarle? Mito sì, ma con un fondo di verità
Se l’estate è la stagione consigliata, la ragione è legata al ciclo riproduttivo di questi molluschi bivalvi. Mentre quando è caldo sono abbondanti ed è il momento giusto per pescarli, in autunno e in inverno conviene lasciarli stare. Infatti è nei mesi freddi che si riproducono, e pescarli da settembre in poi può non solo rovinare la pesca per l’anno successivo ma dare prodotti di scarsa qualità.
Durante le riproduzione le cozze risultano esposte a un certo stress e il sapore della loro carne ne risente. Inoltre quelle che si trovano al mercato del pesce in inverno non provengono dai lidi del Mediterraneo ma si tratta di frequente di prodotti di importazione. I molluschi sono coltivati anche nelle zone oceaniche, ma la loro qualità è inferiore a quelle che si trovano in Italia.
Durante l’estate, al contrario, le cozze sono più grosse e di buona qualità perché hanno avuto il tempo per crescere. In più possiamo essere più sicuri che se li compriamo o li ordiniamo al ristorante si tratti di prodotti freschissimi, presi dal litorale più vicino.
Parole di Nausicaa Tecchio
Laureata in Biologia Evoluzionistica, ho iniziato a scrivere come redattore all'interno di un blog universitario di attualità, per poi farne una professione parallela. Nel privato scrivo racconti thriller ispirati a casi di cronaca reale, uno dei quali è stato pubblicato nell'antologia "Racconti nella Rete 2023". Lavoro anche come tutor didattico per gli studenti delle superiori e dell'Università, che seguo nelle materie di Matematica, Biologia e Chimica.