Di Enrico DS | 27 Giugno 2024
Si parla di sospetta contaminazione microbiologica per un prodotto che è consumato ogni giorno dalla stragrande maggioranza degli italiani.
Un nuovo rischio di contaminazione microbiologica – espressione che richiama immediatamente alla memoria di tuti noi i tempi bui dell’emergenza Coronavirus, tra tamponi, lockdown, mascherine e flaconi di liquido igienizzante – ha indotto il Ministero della Salute a segnalare ben quattro richiami alimentari. E in questo caso a segnalare l’allarme è stato lo stesso produttore.
Il richiamo campeggia tra le ultime comunicazioni sul sito ufficiale del Ministero della Salute, che avverte “i clienti che avessero acquistato tale prodotto” specificando che “sono pregati di non consumarlo“. Il marchio di identificazione dello stabilimento da cui proviene l’alimento a rischio è IT R8834 CE ed è riferito all’Azienda Agricola Vanzelli Gino, con sede in via dei Kennedy 59 a Sant’Angelo di Piove, in provincia di Padova. Vediamo tutti i dettagli.
Il nuovo richiamo del Ministero e le linee guida da rispettare
Il Ministero della Salute ha segnalato il richiamo da parte del produttore di quattro partite di uova fresche a marchio “Vanzelli ” distribuite dall’azienda agricola sopra indicata. Si tratta, a quanto si apprende, di un richiamo “a titolo precauzionale per sospetto di contaminazione microbiologica”.
L’allerta riguarda in particolare:
- Le confezioni da 6 uova fresche allevate in gabbia, di classe “large” e “maxi”, che riportano come lotto la data di scadenza dal 15/07/2024 al 19/07/2024.
- Le uova in confezioni da 10 pezzi della categoria “large” allevate in gabbia che riportano come lotto la data di scadenza dal 15/07/2024 al 19/07/2024.
- Le confezioni da 30 uova fresche “categoria A” allevate in gabbia che riportano come lotto la data di scadenza dal 15/07/2024 al 19/07/2024.
Come sempre in questi casi, i clienti che hanno acquistato le confezioni con i riferimenti della scadenza indicata sono pregati di non consumarle e, ove lo avessero già fatto in tutto o in parte, sono invitati a recarsi presso il punto vendita interessato per ottenere la sostituzione con uno o più prodotti di pari valore o il rimborso della somma spesa.
Purtroppo non si tratta prima allerta alimentare lanciata in queste ultime settimane. Nei giorni scorsi è stato infatti richiamato un lotto di tortelloni prodotto dall’azienda Reggiana Gourmet Srl, recante una data di scadenza sbagliata, e poco prima era toccato a una tartare di carne per rischio Escherichia coli e ai cereali Kellogg’s Corn Flakes Cocoa per la possibile presenza di grumi duri dannosi per i denti e/o capaci di provocare un soffocamento.
Parole di Enrico DS