Di Veronica Elia | 9 Giugno 2024
In pochi lo sanno, eppure anche l’acqua ha una scadenza: ecco perché bisogna consumarla entro un certo limite o si rischia grosso.
Forse nessuno te l’ha mai detto prima d’ora e tu nemmeno ci avevi mai fatto caso, eppure anche l’acqua ha una data di scadenza. Questo perché la legge stabilisce che tutte le sostanze consumate dall’uomo contenute negli alimenti, devono essere soggette ad un termine massimo di conservazione per salvaguardare la salute dei consumatori.
Bisogna però precisare che in realtà l’acqua, se conservata correttamente all’interno della bottiglia, non scade. Tuttavia, con il passare del tempo può perdere alcune delle sue caratteristiche originarie, come ad esempio la presenza di anidride carbonica o la concentrazione di sali minerali.
Pertanto in questo caso non parliamo di una vera e propria data di scadenza, piuttosto di un termine minimo di conservazione (TMC).
Anche l’acqua ha una scadenza: entro quando consumarla in sicurezza
Sopra la bottiglia dell’acqua è riportata sempre la dicitura “consumarsi preferibilmente entro“. Di solito il periodo di conservazione dell’acqua può variare dai 12 ai 24 mesi dall’imbottigliamento. In particolare, per l’acqua conservata nelle bottiglie di plastica il TMC è stimato a 1 o 2 anni, mentre per quella nel vetro anche a 3.
La differenza dipende dal diverso materiale in cui è conservata l’acqua. In ogni caso, dopo un certo periodo che può appunto variare dal tipo di materiale, il contenitore si deteriora contaminando il contenuto. Se invece la bottiglia viene aperta il tempo di conservazione si riduce solitamente ad un paio di giorni. Inoltre, è fondamentale richiudere la bottiglia con il suo tappo per salvaguardare il liquido.
Bisogna inoltre considerare che la scadenza dell’acqua in bottiglia può ridursi ulteriormente se i contenitori sono esposti al calore o alla luce, oppure si trovano vicino ad agenti contaminanti come ad esempio i detersivi. Per questo, è consigliabile conservare le bottiglie d’acqua in luoghi freschi e asciutti, lontano da altre sostanze potenzialmente pericolose. Così facendo, si potrà rispettare il TMC riportato sulla confezione. Infine, è bene ricordare che per questioni di igiene l’acqua non va mai conservata in contenitori differenti dal proprio.
Ora che abbiamo capito qual è il termine minimo di conservazione dell’acqua, vediamo che cosa succede se si consuma dell’acqua scaduta. Perdendo le sue proprietà originarie, l’acqua può cambiare sapore, si può riscontrare un deposito di minerali sul fondo della bottiglia oppure una perdita di anidride carbonica nel caso dell’acqua frizzante. In nessuno di questi casi, però, l’acqua diventa pericolosa per la nostra salute.
Parole di Veronica Elia
Sono Veronica e sono una giornalista pubblicista iscritta all'ordine dei Giornalisti della Lombardia, laureata in Editoria presso l'Università degli Studi di Milano. Nel 2015 comincio il mio percorso giornalistico ed inizio a collaborare con diverse realtà editoriali in Italia e in Svizzera. Il mio motto? "Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita".