Di Alessandro Artuso | 17 Febbraio 2024
Tre richiami alimentari annunciati dal Ministero della Salute: di cosa si tratta e quali sono i motivi che hanno decretato l’inevitabile decisione.
Sono in tutto tre i nuovi richiami alimentari annunciati direttamente dal Ministero della Salute. Si tratta di prodotti che potrebbero comportare conseguenze per la salute dei cittadini, da qui la decisione di ritirarli dal mercato. Ogni anno, infatti, non mancano decine di segnalazioni a cui seguono i ritiri.
Un’apposita sezione, pubblicata sul sito istituzionale del Ministero, descrive le motivazioni e i prodotti, con tanto di informazioni specifiche. È sempre opportuno controllare il sito, il prodotto può essere infatti nel frigo di casa (o altrove ndr). Prevenire è meglio che curare, conoscere in questi casi è fondamentale.
Di cosa tratta l’ultimo richiamo del Ministero: al vaglio ben 3 prodotti
Sono in tutto tre i nuovi richiami decisi dal Ministero della Salute. In prima battuta si segnala il richiamo di un prodotto: si tratta di un marchio di patatine surgelate a causa di possibile presenza di insetti. Negli altri due casi, invece, spazio a due marchi di Castellano DOP per rischio microbiologico. In un altro caso, invece, il ritiro di un altro marchio di Castelmagno è stato invece segnalato direttamente dall’azienda Carrefour.
Nel caso delle patatine fritte, intanto, si tratta di un richiamo a scopo precauzionale. Le patatine fritte surgelate sono del marchio Buone e Croccanti: il motivo è la sospetta presenza di residui di insetti. Si tratta della confezione da un chilo, numero di lotto AB23343, la data di scadenza è 12/2025, l’azienda è la Pizzoli Spa che ha prodotto le patatine fritte surgelate. In questi casi, inoltre, si cita anche lo stabilimento di produzione che si trova a Budrio (Bologna) in via Zenzalino Nord 1.
Il richiamo del Castelmagno DOP richiamo un lotto di formaggio venduto dai marchi Tino Paiolo e Beppino Occelli, così come quello del marchio Terra d’Italia di Carrefour. In entrambi i casi si tratta di sospetta presenza di Escherichia coli, produttrice di una tossina che si chiama Shiga. Tutti i formaggi fanno parte del lotto 23151011, ma con diverse scadenze e formati:
- Castelmagno DOP Prodotto della Montagna Beppino Occelli, venduto in fette dal peso variabile, con la data di scadenza 08/03/2024, 09/03/2024, 10/03/2024 e 12/02/2024 (aggiornamento del 15/02/2024); Il richiamo è stato segnalato anche dai supermercati Il Gigante;
- Castelmagno DOP Prodotto della Montagna Terre D’Italia, venduto in fette dal peso variabile, con le date di scadenza 09/03/2024 e 10/03/2024;
- Castelmagno DOP Prodotto della Montagna Tino Paiolo, venduto in forme intere da 2 kg, con la data di scadenza 29/02/2024.
Altri dettagli e i consigli da seguire
Il formaggio Castelmagno DOP è stato prodotto dall’azienda Società Agricola La Bruna di Fiandino Davide & C, vendendo tutti e tre i marchi nello stabilimento di Monterosso Grana, in provincia di Cuneo (contrada Marobert 3, marchio di identificazione IT01742CE).
L’azienda Occelli ha invece stagionato il formaggio del proprio marchio e quello di Terre d’Italia a Farigliano, in provincia di Cuneo (località Prella 65/C a Farigliano, marchio di identificazione IT L4C8Z CE). Sempre a scopo precauzionale, inoltre, gli esperti hanno consigliato di non consumare i prodotti segnalati. In tutti questi casi è possibile restituire il prodotto richiamo al punto vendita d’acquisto.
Parole di Alessandro Artuso