Di Samanta Airoldi | 15 Febbraio 2024
Simbolo dell’Italia nel mondo, la pasta è molto apprezzata anche all’estero. Ma a farla da padrone è una certa tipologia ben precisa!
Piccolo colpo al cuore per gli amanti della vera pasta made in Italy: la pasta all’uovo e la pasta trafilata al bronzo sono ormai superate. All’estero è un’altra la pasta che spopola.
Oltre ai bellissimi paesaggi, alla tradizione storica, archeologica e al patrimonio artistico, l’Italia è famosa in tutto il mondo per un altro fattore: la sua ottima cucina che varia di regione in regione con ricette tipiche legate al territorio. C’è un prodotto, però, che accomuna tutta l’Italia da Nord a Sud: la pasta.
La pasta è certamente l’alimento che più di ogni altro rappresenta l’Italia nel resto del mondo: tortellini, lasagne, gnocchi, cannelloni, maccheroni, fusilli. Questi sono solo alcuni dei formati che il nostro Paese produce ed esporta. Negli ultimi anni, tuttavia, all’estero viene richiesto un certo tipo di pasta che non ha nulla a che vedere né con la pasta all’uovo né con la pasta trafilata al bronzo.
Pasta: ecco qual è la più richiesta all’estero
Per noi italiani la pasta è un orgoglio e una filosofia di vita. Che sia pasta fresca all’uovo oppure trafilata al bronzo, la pasta è uno dei nostri simboli nel mondo e ne andiamo molto fieri. Purtroppo – o per fortuna, a seconda dei punti di vista- la tradizione deve spesso andare incontro alle esigenze di mercato. E il mercato, soprattutto il mercato estero, oggi vuole un tipo di pasta ben lontano dalla nostra cultura.
La pasta italiana viene prodotta a partire dal grano duro che resta la principale coltura del nostro Paese. Noi italiani siamo particolarmente legati a due tipologie di pasta: quella trafilata a bronzo tipo maccheroni, spaghetti, fusilli e quella fresca all’uovo come lasagne, ravioli, tortellini, cannelloni.
Molta della nostra pasta viene esportata all’estero dove, però, usi e costumi sono, a volte, molto diversi rispetto ai nostri. Del resto ognuno ha il proprio palato e le proprie esigenze che devono essere rispettati. E, così, anche la pasta italiana viene un po’ rivisitata per andare incontro alle esigenze del mercato estero. Per questo è nato il Re-Think pasta: un progetto che invita i produttori a ripensare alla pasta in chiave moderna.
E la modernità è fatta di tempi sempre più rapidi e persone che non hanno neanche il tempo per sedersi e gustarsi un buon piatto di pasta. All’estero, infatti, la pasta più richiesta non è né quella all’uovo né quella trafilata a bronzo. La pasta preferita dagli stranieri è quella che cuoce in pochissimo tempo. A chiedere questo tipo di pasta sono soprattutto l’Asia e gli Stati Uniti. Mentre in Italia la pasta di grano duro detiene ancora il primato, all’estero vogliono un tipo di pasta pronta in pochi minuti.
Parole di Samanta Airoldi
Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.