Di Kati Irrente | 14 Febbraio 2024
Fate attenzione ai prodotti che mettete nel carrello, quando andate a fare la spesa al supermercato. Ecco perché rischiate un salasso.
L’inflazione si sente sulle tasche degli italiani che ogni giorno vanno a fare la spesa e pagano un prezzo ben più alto di quello che, a parità di prodotti, avrebbero sborsato qualche mese addietro. Il fenomeno non pare fermarsi, e gli stipendi vengono erosi con molta facilità.
In aggiunta a questo abbiamo assistito e stiamo assistendo a un fenomeno che penalizza gli acquirenti. I consumatori portano a casa confezioni di prodotti che hanno un quantitativo ridotto, ma prezzi sempre più alti.
Altroconsumo ha fatto una verifica di ciò che ha cambiato prezzo negli ultimi anni, stilando una lista di prodotti di marca venduti ora in confezioni più piccole ma allo stesso prezzo di alcuni mesi fa.
I prodotti in vendita in confezioni che pesano di meno, allo stesso prezzo
Sono tanti i brand di prodotti in vendita al supermercato che, per evitare di aumentare i prezzi al cliente riducono il peso delle confezioni. In questo modo il consumatore non si accorge a prima vista del rincaro, a meno che non vada a leggere il peso del prodotto in questione.
Eppure il fenomeno della shrinkflation si ripercuote in modo pesante sui consumatori, che spesso non se ne rendono conto, anche se i dati sul peso sono correttamente espressi sulla confezioni. Sì, è una pratica legale e il consumatore non può che prendere atto di questo.
Per questo controllare bene le etichette resta l’unico modo per scoprire quali sono i prodotti che, a parità di prezzo, ora sono venduti con un peso inferiore. Per darvi un’idea del fenomeno in concreto, Altroconsumo ha svolto una nuova indagine e i risultati sono stati chiari. Sono diversi i brand famosi che hanno fatto ricorso alla shrinkflation. Volete qualche esempio?
Alcuni esempi di prodotti che hanno cambiato peso e confezioni
Le patatine Pringles Originals sono passate, a parità di prezzo, da 200 a 190 grammi e poi ancora a 175 grammi. Lo yogurt greco Delta (Yomo) è passato da 170 gr a 150 gr, stesso è successo per i vasetti di yogurt Fage.
Non va meglio per le bevande, la birra Peroni Nastro Azzurro in bottiglia è passata da 66 cl a 62 cl. Aumenti dei prezzi sono stati notati dalla nota associazione di consumatori anche per quanto riguarda i prodotti per la cura del corpo.
Ad esempio il bagnoschiuma Vidal al muschio bianco è passato da 750 a 650 ml, le confezioni di saponette Neutro Roberts e Palmolive contenevano quattro pezzi e ora solo 3. Le saponette Nidra pesano ora 90 gr al posto di 100, e la confezione di sapone idratante Neutro Roberts con glicerina è ora di 200 ml invece di 300.
Nell’indagine di Altroconsumo si nota come lo shrinkflation riguardi davvero qualsiasi tipo di prodotto, essendo una pratica del tutto ammessa dalla legge. Per cui per “difendersi” dal caro spesa l’unica cosa da fare per il consumatore è guardare molto bene le informazioni che sono riportate sulle etichette e scegliere i prodotti con maggiore peso e un minore prezzo al chilo o al litro.
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.