Di Emanuele Dileone | 27 Gennaio 2024
Ammenda da incubo per lo chef italiano a 3 stelle Michelin. Antonino Cannavacciuolo è stato multato a causa del suo famoso programma.
Antonino Cannavacciuolo (classe 1975) è uno degli chef più importanti e rinomati d’Italia. Dopo aver conseguito l’Attestato di Cucina nel 1994 presso la scuola alberghiera di Vico Equense, svolge le sue prime esperienze nella zona di Sorrento e diversi stage in due ristoranti francesi. Successivamente, Cannavacciuolo ha lavorato nel ristorante del Grand Hotel Quisisana di Capri nel momento in cui era sotto la consulenza del famossimo chef italiano Gualtiero Marchesi. Finalmente, assieme alla moglie, nel 1999, prende il gestione la dimora storica “Villa Crespi“, vicino al lago d’Orta.
Una volta diventato “chef patron” di Villa Crespi, ruolo che ricopre tuttora, Cannavacciuolo ha ricevuto i primi riconiscimenti sia in ambito nazionale e sia internazionale. La prima stella Michelin gli è stata conferita nel 2003, mentre nel 2006 la seconda. Infine, nel 2022, il suo ristorante è diventato uno dei 140 ristoranti al mondo ad avere 3 stelle Michelin: uno dei riconoscimenti più alti e importanti nel mondo della gastronomia. Ma i successi non si fermano solamente alla cucina: lo chef, infatti, è diventato noto al grande pubblico italiano per la sua partecipazione a diversi programmi televisivi.
La sua prima apparizione televisiva avviene nel 2013, conducendo la versione italiana di “Cucine da incubo“. Successivamente, a partire dalla quinta stagione, il programma di cucina MasterChef Italia comunica che Cannavacciuolo sarebbe stato il nuovo giudice, affiancando i colleghi Bruno Barbieri, Joe Bastianich e Carlo Cracco. Ad oggi, lo chef campano è, dopo Barbieri, il giudice che ha partecipato al maggior numero di edizioni.
Multa da incubo allo chef Cannavacciuolo per il suo programma televisivo
Recentemente, lo chef Cannavacciuolo si è ritrovato con una multa non poco salata a causa del suo noto programma “Cucine da incubo“. Ma che cosa è successo veramente? Lo chef avrebbe dovuto presenziare l’udienza di un processo che lo vede coinvolto in prima persona presso il Tribunale di Ravenna. Nonostante la comunicazione che non sarebbe stato possibile essere presente a causa delle riprese del programma a Matera, il giudice Federica Lipovcek non l’ha ritenuta una giustificazione adeguata, tanto da multare lo chef campano con un ammenda di 300 euro.
Il processo in questione, a cui avrebbe dovuto partecipare in qualità di testimone, lo riguarda molto da vicino. Tuttavia, lo chef è la parte offesa, dunque la sua presenza andava a maggior ragione a proprio favore. Il processo è iniziato nel momento in cui Cannavacciuolo è venuto a conoscenza di un ristorante di Marina di Ravenna che si sarebbe fatto pubblicità usando le ricette, il nome e l’immagine dello chef. Nel menù di questo ristorante, infatti, ci sarebbero piatti di pesce che Cannavacciuolo aveva ideato per risollevare le sorti di un altro locale in una delle puntate di “Cucine da Incubo“.
Una fan, colpita dalla pubblicità con il volto dello chef, avrebbe chiamato incuriosita Villa Crespi, informando lo staff di Cannavacciuolo dell’accaduto, completamente ignaro di tutto. Pertanto, lo chef campano si è visto costretto a sporgere formale denuncia in prima persona, attivando tutto il procedimento giudiziario. Speriamo che il processo si possa concludere nel minor tempo possibile e che lo chef non si ritrovi a dover pagare nuovamente multe da incubo.
Parole di Emanuele Dileone