Di Romana Cordova | 14 Gennaio 2024
La pinsa romana come la fa Gabriele Bonci: con il suo trucco viene super morbida e il gusto è fantastico. Assolutamente da provare!
È il re dei lievitati: il romano Gabriele Bonci nel suo laboratorio in zona Trionfale nella Capitale sforna le prelibatezze che lo hanno reso famoso. Tra queste c’è anche la pinsa romana. Specialità con le sue determinate caratteristiche, che si differenzia dalla pizza per diversi aspetti, è una bontà tutta da scoprire e da assaporare.
Differente anche dalla pinsa veneta, quella romana è una pizza non tonda ma ovale, e proprio per questo prende il nome dal verbo latino pinsère che ha il significato di allungare. Oltre a questa chiara caratteristica nell’aspetto la pinsa romana di compone di un mix di farine e non solo da quella di frumento. Ci sono anche farina di riso e di soia a formare una combinazione particolare che la definisce.
Conosciuta in gergo romano anche come la “teglia romana“, una via di mezzo tra la pizza in pala e la focaccia, è molto conosciuta e apprezzata per la sua versatilità. Quella di Gabriele Bonci è rinomata e lui ha il suo segreto per renderla perfetta. Ecco come realizzarla morbida e super gustosa con il suo trucco.
La pinsa romana di Gabriele Bonci: il trucco del pizzaiolo per farla strepitosa
La maturazione dell’impasto è lunga e bisogna seguire accuratamente tutte le fasi della lavorazione, ma il risultato sarà fenomenale. Il segreto di Bonci è la cottura che va effettuata a metà dal momento che si tratta di basi che vanno condite successivamente.
Ingredienti
- 230 g di farina 0
- 30 g di farina di soia
- 20 g di farina di riso
- 215 ml di acqua
- 1, 25 g di lievitodi birra fresco
- 5 g di sale
- Olio extraevrgine di oliva q.b.
Preparazione
- Per prima cosa in una capiente ciotola versare la farina 0 e unire le altre farine. Mescolare e sbriciolarvi il lievito di birra.
- Versare l’acqua, che deve essere ben fredda, e iniziare ad impastare con un cucchiaio prima dal basso verso l’alto. Lasciar riposare l’impasto per 20 – 30 minuti.
- Trascorso questo tempo la pasta si presenterà elastica. Inserire il sale e continuare a lavorare l’impasto finché risulta omogeneo.
- Incorporare anche un po’ d’olio e mettere a riposare per altri 20 minuti.
- Trasferire su un piano di lavoro unto di olio affinché non si appiccichi e stendere l’impasto come un lenzuolo senza romperlo e sfaldarlo.
- Prendere un lato e portarlo al centro e ripetere la stessa operazione con il lato opposto.
- Fare così anche per i due lati estremi. Poi ruotando in senso orario dare una forma tonda all’impasto.
- Trasferire nella ciotola e lasciar riposare per 20 minuti coprendo con un canovaccio o con la pellicola per alimenti.
- A questo punto fare un altro giro di pieghe. Chiudere nuovamente a palla e far riposare per altri 20 minuti.
- Le pieghe di rinforzo vanno fatte con lo stesso procedimento e tempo di riposo per altre 2 volte. Devono essere 4 volte in totale.
- Finite le pieghe di rinforzo, l’impasto a palla deve maturare per 24 ore in un contenitore oleato coperto con coperchio o con la pellicola in frigorifero a 4°-6° per non lievitare.
- Trascorso questo tempo deve lievitare per 5 ore. Solo dopo si va a stenderlo in teglia e cotto sul fondo del forno alla massima temperatura facendo una cottura a metà.
- Poi, dopo aver messo il condimento, che può essere con passata di pomodoro, si completa la cottura ripassando la pinsa in forno.
Parole di Romana Cordova
Laureata in Lettere moderne e specializzata come docente di lingua italiana a stranieri amo scrivere e occuparmi di lifestyle con particolare riferimento all'ambito della gastronomia. Sono autrice di un libro di cucina e tradizioni cattoliche, tema che per diversi anni ho approfondito anche in una trasmissione radiofonica.