Di Loris Porciello | 13 Gennaio 2024
Quando compri una delle pizze surgelate presenti sul mercato devi fare attenzione. Alcune di queste sono davvero le peggiori: la classifica.
Non tutti i prodotti messi sul mercato sono in possesso della stessa qualità, specialmente quando ci rechiamo al supermercato per comprare i surgelati. In tal senso in queste ore è spuntata fuori la classifica del portale “Il Salvagente” sulle peggiori pizze messe sul mercato. Questa fa accapponare la pelle a tutti i consumatori italiani.
Il desiderio di pizza in casa si può far sentire da un momento all’altro e non spesso l’opzione di chiamare un delivery o di ordinarla in pizzeria è praticabile, specie dal punto di vista economico. Per questo motivo molte famiglie italiane possono ricorrere alle pizze surgelate. Ma bisogna fare molta attenzione visto che una recente indagine condotta dalla rivista Il Salvagente su 20 diverse marche di pizze surgelate, rivela differenze significative tra questi prodotti e la tradizionale ricetta casalinga.
Tra le pizze prese in esame troviamo anche alcune dei marchi più noti e comunemente acquistati nei supermercati italiani come: Buitoni, Cameo, Carrefour, Conad, Coop, Esselunga, Eurospin, Findus, Italpizza, Lidl, Roncadin, Simpl, Stagioni d’Italia e Todis. Per condurre l’analisi sonos tate lette attentamente le etichette, andando a valutare la qualità e la quantità dei vari ingredienti presenti, tra cui pomodoro, mozzarella, olio, grassi vari, additivi, e così via. L’indagine ha quindi fatto luce su quali pizze è meglio non comprare.
Pizze surgelate, queste sono le peggiori: i risultati dell’indagine
In seguito alla ricerca, Il Salvagente ha evidenziato come molte pizze surgelate contengano ingredienti indesiderati come margarina, glutine di frumento, grasso di palma, correttori di acidità, allontanandosi notevolmente dalla semplicità e dalla bontà della ricetta originale. Alcuni prodotti sembrano essere diventati alimenti ultraprocessati, ricchi di grassi, additivi e altri ingredienti che solitamente non si trovano nelle nostre cucine.
La classificazione Nova, proposta dagli studiosi brasiliani, mette in luce come i processi industriali e l’aggiunta di ingredienti possano trasformare un alimento da nutriente a nocivo. Aromi, coloranti, additivi e coadiuvanti tecnologici, spesso associati a rischi per la salute come obesità, cancro e diabete, sono diventati protagonisti in prodotti ultra-lavorati come le pizze surgelate. Delle venti pizze analizzate solamente una si avvicina ad un punteggio ottimo, mentre altre sono state addirittura bocciate.
Le tre pizze surgelate peggiori sono risultate le seguenti:
- LIDL TAVERNA GIUSEPPE PIZZA MARGHERITA ALTA: Contiene farina di riso, margarina, glutine di frumento.
- EUROSPIN TRE MULINI PIZZA MARGHERITA ALTA: Presenta farina di riso, margarina vegetale, glutine di grano tenero.
- CAMEO PIZZA REGINA ALTA: Contiene grasso di palma, correttori di acidità, carbonato acido di sodio, proteine del latte, estratto di malto d’orzo.
Tenere a mente la ricerca de Il Salvagente può essere fondamentale per evitare di mettere sulla nostra tavola dei piatti che potrebbero essere potenzialmente pericolosi. In generale però sarebbe meglio evitare le pizze surgelate e preferire impasti casalinghi o l’ordine in pizzeria quando possibile.
Parole di Loris Porciello
Classe '97, copywriter e giornalista attivo dal 2014. Iscritto all'ODG dal 2022, mi occupo di articoli di lifestyle, gossip, sport, tecnologia, economia e tanto altro. Appassionato di musica, calcio e pallacanestro, nel tempo libero coltivo una forte passione per la scrittura e la lettura.