Di Simona Contaldi | 3 Dicembre 2023
Far mangiare i propri figli, soprattutto quando piccoli, può sembrare una vera e propria impresa: ma quale potrebbe essere il motivo?
Chi ha dei figli in giovane età e ancor di più se sono bambini sa benissimo qual è uno dei principali ostacoli a cui è possibile andare incontro. Stiamo parlando della difficoltà di far loro mangiare cibi nuovi e che possano permetterci di far variare la loro dieta.
Insomma, a volte o almeno ai nostri occhi sembrano quasi farlo come se fosse un capriccio: più noi vogliamo far provare e saggiare loro nuovi alimenti, più i nostri figli negano e rifiutano le nostre proposte.
Quello che spesso però sottovalutiamo o tendiamo a dimenticare è che in realtà anche nei più piccoli dietro le loro azioni potrebbe nascondersi molto di più. Cerchiamo dunque di scoprire da cosa dipende questo ferreo rifiuti nei nostri figli.
Figli, perché a volte non vogliono mangiare
Se infatti i nostri figli continuano sempre a rifiutare la possibilità di saggiare nuovi cibi, allora potremmo trovarci davanti una specifica condizione: ovvero quella della neofobia alimentare, vale a dire un tratto descritto come riluttanza a provare dei possibili alimenti visti come nuovi e dunque sconosciuti ai loro occhi, e che potremmo definire come tipica dei bambini tra i due e i sei anni rispetto invece ai più piccolini che sono più propensi a provare cose nuove.
In altri termini potremmo giustificare e motivare questo rifiuto come una paura che si instaura nei nostri figli, e che non sono in grado di esprimere, davanti a un qualcosa di nuovo e che non sanno se farà loro male. Come ad esempio davanti ad alimenti come la frutta e la verdura, ma anche altri cibi ricchi di proteine come la carne. Ci sono però alcuni consigli che potrebbero fare al caso dei genitori per affrontare al meglio queste situazioni.
Innanzitutto cercare di aumentare la familiarità dei propri figli nei confronti dei cibi nuovi, non presentandoli dunque sotto forma di alimenti omogeneizzati o frullati. Ma anzi abituandoli alla loro vista. Un altro suggerimento molto utile potrebbe essere quello di farvi aiutare proprio da loro nella preparazione dei piatti, così che possano verificare con i loro occhi tutto ciò che andranno a mangiare. Insomma, non teneteli all’oscuro e soprattutto non metteteli davanti al fatto compiuto, ma anzi avvicinateli in modo graduale a questi nuovi alimenti così da eliminare del tutto quel senso di paura.
Parole di Simona Contaldi