Di Kati Irrente | 26 Ottobre 2023
La nuova sfida social pericolosa ha come protagoniste le patatine più piccanti al mondo, non si scherza col fuoco. State attenti ai vostri figli.
Sui social impazza la nuova sfida per giovanissimi che si chiama Hot Chip Challenge e consiste nel mangiare delle patatine al peperoncino. Detta così la cosa potrebbe sembrare anche innocua, se non fosse per un particolare che fa la differenza. Cioè queste patatine sono realizzate con Carolina reaper e Trinidad moruga scorpion, che per chi non lo sapesse sono due tipi di peperoncino talmente piccanti che sono entrate nel Guinness dei primati come i più piccanti al mondo.
La sfida consiste nel mangiare tali patatine e resistere senza bere acqua o mangiare altri cibi che possano alleviare il disagio. Una challenge che ha già provocato danni a chi vi ha partecipato. Gente è finita in ospedale e c’è stato persino un ragazzino di 14 anni che si presume sia morto proprio a causa di questa sfida. Il Ministero della Salute ha deciso di vederci chiaro e ha domandato al Nas dei Carabinieri di fare maggiori controlli.
Hot Chip Challenge, quando una patatina può mandarti in ospedale
Le challenge che hanno come protagonisti i cibi sono in genere considerate meno pericolose, ma non è vero. Anche un alimento può trasformarsi in qualcosa di rischioso, se usato nel modo sbagliato. Ad ogni modo le patatine piccanti oggetto della Hot Chip Challenge, la sfida social del momento, sono preparate con due tipologie di peperoncino tra le più piccanti al mondo e sono vendute in una confezione a forma di bara in una bustina con la scritta RIP (riposa in pace).
Avete capito bene, nella confezione a forma di bara c’è una sola patatina, costa circa 10 euro, si può comprare anche online e quindi è facilmente reperibile in ogni parte del mondo. Sulla confezione ci sono dei riferimenti alla pericolosità del prodotto, ossia delle avvertenze come “Il prodotto non è destinato ai bambini” oppure “Il consumo del prodotto è a tuo rischio“. Però l’azienda produttrice, Hot Chip, ha addirittura promosso la challenge sui suoi canali. Probabilmente sperando di incrementare le vendite in poco tempo.
La situazione è abbastanza allarmante, sui social stanno cominciando ad apparire le testimonianze di chi si è sentito male dopo aver partecipato alla challenge. Come il tiktoker Diego Simili, che ha raccontato ai suoi follower di essere finito in ospedale dopo aver mangiato la patatina strapiccante.
Ad altri è uscito il sangue dal naso, altri sono svenuti, e poi c’è il caso di Harris Wolobah, il 14enne morto poche ore dopo aver partecipato alla sfida, e che ha portato all’azienda produttrice Paqui a ritirare dal commercio in USA la patatina killer. Ora il caso è al vaglio del Nas dei Carabinieri, sollecitato dal Ministero della Salute dopo un esposto dell’Unione Nazionale Consumatori.
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.