Di Olga Luce | 19 Ottobre 2023
La pubblicità utilizza strategie di marketing basate sulla psicologia, anche nei supermercati: ecco quali sono e perché funzionano così tanto!
Il marketing, cioè la progettazione e la realizzazione di messaggi pubblicitari, si basa prima di tutto sulle emozioni del clienteche intende raggiungere. Il motivo è molto semplice, le emozioni sono un motore potentissimo delle nostre azioni: influenzano gran parte dei nostri comportamenti e, soprattutto, lo fanno in maniera assolutamente inconscia.
Questo significa che la pubblicità basata sulla psicologia ci induce a comprare certi prodotti invece di altri senza nemmeno sfiorare la parte razionale della nostra mente: siamo indotti a fare un certo acquisto e non sappiamo nemmeno noi perché. Come funziona davvero il neuromarketing e, soprattutto, c’è un modo per resistere ad esso?
Neuromarketing: come funziona e come si evita
A scatenare le nostre emozioni sono stimoli sensoriali, cioè tutto quello che percepiscono i nostri sensi e che, in qualche modo scatenano emozioni nel nostro inconscio.Per fare un esempio banale, una torta di mele appena sfornata potrebbe farci tornare immediatamente nello stato d’animo in cui eravamo quando ci trovavamo nella cucina della nostra nonna,quindi in un ambiente sicuro e in uno stato d’animo rilassato.
Allo stesso modo, la pubblicità di un caffè che utilizzi le immagini di un espresso appena preparato al barci fa immediatamente venire in mente l’aroma avvolgente e intensoche collegheremo al prodotto che lo spot sta pubblicizzando. Anche se questi meccanismi si basano su conoscenze scientifiche e ormai sappiamo benissimo come funzionano, il neuromarketing non perderà mai di efficacia perché induce la nostra mente a prendere decisioni sulla base di pensieri inconsci.
Questo significa che non riusciremo mai a tenere sempre la guardia altaanalizzando tutte le pubblicità ma anche tutte le confezioni dei prodotti che compriamo ogni giorno. Spesso facciamo la spesa di fretta, mentre pensiamo a molte altre cose e, per questo motivo, molto spesso acquistiamo sotto gli impulsi trasmessi dalle emozioni. Proprio per questo motivo, ad esempio, si sconsiglia vivamente di non fare mai la spesa alimentare quando siamo affamati, perché tenderemo a comprare molto più del necessario ma soprattutto con molta probabilità compreremo cibi golosi e poco salutari.
Cosa bisogna fare allora per difendersi dal neuromarketing? Purtroppo l’unica arma è valutare sempre il prodotto che stiamo per acquistare sulla base della sua qualità e del rapporto qualità/prezzo. Anche se siamo particolarmente affezionati a un marchio (e il neuromarketing punta proprio a farci affezionare a un marchio capace di trasmetterci emozioni positive), è sempre bene cambiare ogni tanto, magari per trovare un prodotto migliore.
Parole di Olga Luce
Classe 1982, napoletana di nascita e genovese per scelta. Smart worker prima che diventasse mainstream. SEO nerd dal 2015, web content creator professionista dal 2019. Problem solver per mancanza di pazienza, nemica giurata del "si è sempre fatto così". Scrive di attualità, spettacolo e lifestyle, è appassionata di grafica e trova soluzioni semplici a problemi complessi.