La cucina italiana è, a mani basse, quella più diffusa e amata al mondo. I numeri sono incredibili e ora la politica progetta un nuovo, clamoroso, step
Le altre nazioni potranno sbraitare quanto vorranno circa la (presunta) superiorità della loro cucina. Ma sono i numeri a parlare. La cucina italiana è sicuramente la più amata del mondo, non solo in termini di gusto e di apporto nutritivo. I numeri che la riguardano sono davvero straordinari. Ecco le cifre.
Ovviamente, molto, moltissimo, è dovuto alla bontà del nostro modo di cucinare. Ma anche al fatto che gli italiani, soprattutto negli scorsi decenni, siano probabilmente la popolazione che maggiormente è migrata un po’ ovunque, contribuendo a trasmettere negli Stati Uniti, in Australia, in Sud America, ma anche in Giappone e Russia, l’amore che abbiamo per il cibo.
Peraltro con le nostre tante, tantissime differenze territoriali: da Milano a Palermo, passando per Roma e Napoli. Piatti deliziosi, tanto per ciò che concerne i primi, quanto per i secondi. La pasta fresca, le salse di pomodoro, l’olio d’oliva, il basilico, il parmigiano e il vino sono solo alcuni degli ingredienti che, peraltro, coincidono con la dieta mediterranea, ormai notoriamente riconosciuta come una delle più salutari al mondo.
Ma non dobbiamo dimenticare tante eccellenze, come la pizza e il caffè, che rendono l’italiano impossibile da non essere riconosciuto in ogni parte del mondo. E non deve sorprendere, allora, che i ristoranti italiani siano, da sempre quelli maggiormente diffusi all’estero e i più ambiti e ricercati a ogni latitudine.
I numeri della cucina italiana nel mondo
La cucina italiana è un ponte che unisce culture diverse, un patrimonio di gusti e tradizioni che si è radicato in tutto il mondo. Da New York a Nuova Dehli, passando per Città del Messico, Toronto, Francoforte e Oslo. Non c’è luogo nel mondo dove non si sia diffusa. Ecco perché i suoi numeri sono così straordinari.
Cucina italiana amatissima nel mondo: i numeri – (buttalapasta.it)
I numeri sono attendibili, perché arrivano direttamente da Deloitte nell’edizione 2023 del report Foodservice Market Monitor. La cucina italiana, secondo le stime, ha raggiunto un valore complessivo di 228 miliardi, riallineandosi ai valori pre-pandemia (236 miliardi nel 2019), e registrando una crescita a doppia cifra (+11%) rispetto all’anno precedente, mentre il mercato nazionale della ristorazione sale a 75 miliardi.
Peraltro, in tempi di crisi economica, il rapporto sottolinea come i ristoranti italiani diffusi in ogni parte del globo riescano a mantenere un buon rapporto qualità-prezzo. E, ovviamente, non può che essere molto soddisfatto il ministro della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, che annuncia come, anche alla base di questi successi, il passo ulteriore non possa che essere l’iscrizione della cucina italiana a patrimonio immateriale dell’Unesco.