Di Kati Irrente | 4 Settembre 2023
Può una semplice pietanza mangiata a pranzo mettere di buon umore? Sì, e in effetti uno degli attori italiani più amati lo conferma.
La potete chiamare dieta del sorriso perché sicuramente mette di buon umore, visto che è quella che seguiva uno degli attori più amati dagli italiani da tante generazioni. La sua interpretazione del Marchese del Grillo è diventata iconica ed ha segnato la storia della cinematografia. E come si fa a non citare la scena dei maccheroni “M’hai provocato e io ti distruggo, adesso io me te magno” in Un americano a Roma?
Ovviamente stiamo parlando di Alberto Sordi, che di certo anche nella vita privata amava la pasta e non se la faceva mai mancare sulla tavola di tutti i giorni. Ma sapete come condiva la pastasciutta? In un modo molto particolare, come lui stesso raccontò in televisione durante una intervista.
Cosa mangiava Alberto Sordi
L’allegria davanti alle telecamere non gli mancava mai, Alberto Sordi dava sempre l’idea di essere di buon umore, forse era dovuto a quello che mangiava? Ci piace pensarla così, dato che l’attore sceglieva il suo menu preparando piatti semplici della tradizione. Diversi dettagli in merito li dobbiamo al cugino Igor Righetti che ha scritto molti aneddoti a proposito di Alberto Sordi e dei lati meno conosciuti dell’attore nel suo libro Alberto Sordi segreto.
Ad esempio sappiamo che alle ostriche e allo champagne preferiva la bruschetta e un bicchiere di vino. Preferiva la qualità alla quantità, i primi piatti della cucina romana non mancavano mai sulla tavola.
La domenica a pranzo mangiava di solito un piatto unico: spaghetti al pomodoro con le polpette, che lui adorava. Alla pasta non sapeva rinunciare, corta o lunga non importava: dagli spaghetti alle fettuccine, dai rigatoni ai conchiglioni, dai bucatini agli gnocchi ma sempre al sugo di pomodoro, la salsa di pomodoro, mai in bianco. E poi arricchiti con carne di vario tipo, involtini, polpettine e brasato tagliato a fettine.
Uno dei piatti unici della dieta del sorriso di Alberto Sordi era quindi composto da pastasciutta al pomodoro condita con fegatini e melanzane, il tutto spolverato da una abbondante manciata di parmigiano grattugiato. Gli piaceva molto il pesce mentre non gradiva la minestra di verdure perché era il piatto che la madre gli faceva spesso da bambino a causa delle ristrettezze economiche.
Inoltre Alberto Sordi non mangiava mai i funghi perché lo terrorizzavano: pensava fossero tutti velenosi. E in estate non si faceva mai mancare una bella fetta di anguria.
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.