Di Gianluca Merla | 26 Agosto 2023
Ancora un episodio in cui un cliente ha mostrato uno scontrino con polemica in Italia. Questa volta la colpa è di 50 centesimi
Non sembra essere un buon momento per il turismo italiano, almeno per quanto riguarda il feeling tra commerciante/imprenditore e consumatore.
Hanno fatto molto discutere le immagini delle ricevute fiscali di due euro per un tramezzino tagliato a metà o all’aggiunta di costi per una ciotola per cani. Ma adesso al centro delle polemiche c’è uno scontrino la cui foto è stata pubblicata da un turista particolarmente risentito. Il motivo? un sovrapprezzo ingiustificato, secondo il consumatore, di 50 centesimi. Ma vediamo insieme che cosa è successo.
Sovrapprezzo di 50 centesimi in Liguria: lo scontrino che fa discutere
Siamo in piena estate e moltissime persone hanno deciso di dedicare una parte del proprio tempo libero al riposo e al relax. Molti turisti hanno infatti fatto i bagagli e sono partiti per visitare luoghi unici e meravigliosi del nostro Paese, ma non sempre tutto va per il verso giusto. Se dal punto di vista del clima, per tutta l’estate c’è stata la possibilità di andare al mare, non si è registrato grande entusiasmo da parte dei consumatori per quanto riguarda i costi in molti frangenti.
A far discutere, infatti, è stata la foto di uno scontrino pubblicata da un turista che si trovava in Liguria. Anche in questa bellissima regione, infatti, il caro vita sembra farsi sentire particolarmente, anche se molti turisti non hanno apprezzato. Nella foto pubblicata sui social, infatti, un cittadino in visita a Chiavari, sulla Riviera Ligure, ha fatto notare un’aggiunta di prezzo segnalata sulla fattura cartacea, dopo aver fatto colazione in un bar. Un’aggiunta che ha suscitato parecchie polemiche, e anche qualche risata, in quanto riguarda l’alimentazione che segue il consumatore in questione.
Nello scontrino, infatti, si può vedere un sovrapprezzo di 50 centesimi, riportante la dicitura “vegan“. Il riferimento, infatti, sembra essere proprio al fatto che il cliente in questione seguiva una dieta senza alimenti di origine animale. Ogni locale, infatti, riceve richieste di prodotti di questo tipo, ma il cliente in questione si chiede perché applicare un sovrapprezzo – tra l’altro irrisorio – su un’abitudine alimentare.
“In Itala sugli scontrini c’è sempre qualcosa in più – si è sfogato il cliente – mentre all’estero i prezzi sono ben in vista ed è tutto nero su bianco“. Una polemica che, oltre ad essere difficilmente estinguibile, rischia di essere alimentata da altri episodi di questo tipo che, incredibilmente, stanno caratterizzando quest’estate 2023.
Parole di Gianluca Merla