Non lo ammetteranno mai, ma gli chef (anche famosi) odiano queste cose in cucina: preferirebbero il mal di denti piuttosto!

cose che gli chef odiano

Odiano cucinarli e preparare alcune pietanze: ecco cosa non sopportano gli chef! - buttalapasta.it

Gli chef non sopportano queste cose all’interno delle proprie cucine. Forse non lo hanno mai detto pubblicamente, ma odiano tutto questo!

Ogni chef gestisce la propria brigata come meglio crede, prova a dare gli input ideali per fare in modo che tutti rendano al massimo. A volte questo atteggiamento può portare al successo, altre volte può crollare tutto a causa di una gestione poco efficiente. Nel primo caso, parliamo di situazioni ottimali, nelle quali chi è capo del gruppo conosce bene i suoi sottoposti e li mette nelle condizioni di dare il 100% ogni giorno. Nel secondo caso, invece, parliamo di gruppi poco coesi, che non seguono il leader e che difficilmente otterranno risultati importanti, sia nel presente che in futuro.

Proprio per questo motivo, ogni cuoco ha le proprie preferenze e le proprie abitudini. In base alle sue conoscenze, fornisce delle disposizioni alla sua brigata e prova sempre ad ottenere il risultato migliore. Ma, come accade in ogni contesto lavorativo, anche gli chef più importanti fanno fatica a digerire determinati avvenimenti. A volte accadono delle cose che non riescono a sopportare e, anche se non lo ammetteranno mai, forse preferirebbero farsi venire un mal di denti piuttosto che essere proprio lì in quel momento. Oggi ti daremo la possibilità di conoscere quali sono i lavori che gli chef non vorrebbero mai fare.

Cosa odiano gli chef, anche quelli stellati

Chef’s Talk è un portale molto seguito dagli appassionati di cucina. Oggi vanta un milione di follower su Instagram ed è molto attivo. Questa pagina ha pubblicato alcuni lavori che gli chef odiano fare, anche quelli più importanti e famosi. Si tratta di azioni che vorrebbero volentieri delegare ad altri, ma che a volte devono fare, specialmente quando sono ospiti in un programma di cucina. Sarebbe davvero brutto se si rifiutassero di togliere il grasso dalla pelle del pollo, giusto per fare un esempio. Seppur senza molta voglia, lo chef di turno dovrà effettuare questa operazione, anche se di solito nelle cucine vengono fatte da altri.

cose che gli chef odiano

Non sopportano proprio queste ricette e mansioni! – buttalapasta.it

Secondo il portale, un altro lavoro che i cuochi fanno malvolentieri è quello di togliere il guscio al granchio, probabilmente perché si tratta di un’operazione delicata. Il guscio è attaccato alla carne del granchio e quindi bisogna fare attenzione a non rovinare la parte commestibile. E poi la membrana delle fave, pare che nessuno abbia voglia di toglierla perché è un lavoro lungo, il quale necessita di tanto tempo e pazienza. E gli chef spesso perdono la pazienza troppo facilmente, come possiamo notare in diversi cooking show, sia in Italia che negli altri paesi del mondo.

Pulire gamberi e carciofi, sgusciare le uova di quaglia sono altre attività che gli chef delegano volentieri ad altre persone all’interno della brigata. E non è finita qui, anche la pulizia e lo sbiancamento delle animelle sembra non sia un lavoro gradito ai cuochi delle varie cucine internazionali. Per non parlare della testa di maiale in cassetta, una ricetta molto amata dai clienti, un po’ meno dagli chef perché pare sia difficilissima. Se hai sbucciato gli acini d’uva almeno una volta nella vita, sai bene quanto sia noioso, ecco perché i cuochi non vogliono farlo. Infine, pulire e tritare il timo fresco è un altro lavoro che gli chef non sopportano, ma che spesso sono costretti a fare.

Parole di Salvatore Marsiglia

Sono nato qualche anno prima dell'invenzione dello smartphone, anche se me la cavo abbastanza bene anche con la tecnologia contemporanea. Sono appassionato di giornalismo da sempre, ho collaborato con diverse testate negli ultimi quindici anni. Provo a guardare il mondo attraverso un punto di vista diverso. Sono amante del blues e non disprezzo il rock di un tempo. Nel tempo libero, mi piace indossare la sciarpa azzurra della mia squadra del cuore e leggere un buon libro.

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