Di Kati Irrente | 30 Luglio 2023
Come risolvere l’invasione dei granchi blu? Lo chef Alessandro Borghese ha la soluzione e non è difficile da mettere in pratica.
La presenza del granchio blu nei mari italiani sta diventando un vero e proprio problema. Questa specie “aliena” importata ha ormai invaso tutto l’alto Adriatico e si pensa possa arrivare a colonizzare anche altre. Il fatto è che questo tipo di granchio distrugge gli allevamenti di vongole e di cozze, eccellenze di quella zona che va dal Friuli Venezia Giulia, al Veneto all’Emilia Romagna.
E la cosa più preoccupante è che il granchio blu, oltre ad essere molto vorace e a riprodursi in maniera esagerata (una sola femmina può generare fino a 64.000 esemplari) non ha antagonisti in Adriatico. In sostanza non ci sono altri pesci o animali che si nutrono di lui, per questo l’unica soluzione per gli addetti ai lavori sarebbe quello di ucciderlo. A meno che non si segua il consiglio di Alessandro Borghese, che è intervenuto sull’argomento.
Come risolvere l’invasione dei granchi blu: il suggerimento di Alessandro Borghese
Se non si corre ai ripari il granchio blu rischia di diventare un pericolo per l’economica ittica locale. Si tratta di un predatore senza rivali che mangia tutti i gamberetti di valle, le acquadelle o latterino, gli allevamenti di cozze e vongole in pratica non esistono più, lamentano i pescatori e gli allevatori locali. Eppure in America lo mangiano in tanti modi. Come anche Alessandro Borghese ha tenuto a precisare.
Il noto chef e conduttore tv di tanti programmi a tema culinario non fa mistero di usare il granchio blu per comporre il menu del suo ristorante AB – Il lusso della semplicità a Venezia.
Infatti ha chiosato: “È un granchio dal guscio molto duro. Non ha tantissima polpa, ma si possono fare degli ottimi crab-cake, dei tortini di granchio che vanno molto nel Maryland. Oppure si può usare come crostaceo da aggiungere alle zuppe di pesce, come le Bouillabaisse. Insomma, noi cuochi possiamo fare la nostra parte per utilizzare questi granchi”.
A dire il vero non solo Alessandro Borghese ha detto la sua, ma ci sono stati diversi chef che hanno indicato questa via. Il paradosso vero è che il prezzo all’ingrosso del granchio blu è talmente misero (all’asta va da pochi centesimi a qualche euro al chilo) che i pescatori non hanno nessun interesse a pescarlo e a portarlo alla vendita. Lo immaginate venduto nei ristoranti stellati a peso d’oro, quando invece i pescatori sono pagati qualche euro a tonnellata?
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.