Di Kati Irrente | 23 Luglio 2023
Il brillantante per la lavastoviglie è nocivo. Di questo si parla da anni. Cosa c’è di vero? Facciamo chiarezza, il pericolo c’è.
Senza alcun dubbio la lavastoviglie è uno di quegli elettrodomestici indispensabili per chi ogni giorno ha a che fare con il lavaggio di una quantità elevata di piatti e di bicchieri, di pentole e posate. Però in alcune situazioni l’uso della lavastoviglie può rivelarsi pericoloso.
A dimostrare la pericolosità di un certo tipo di lavastoviglie in relazione all’uso del brillantante che serve per lucidare piatti e bicchieri, cioè eliminare i residui del calcare, è stato un team di scienziati dell’Istituto svizzero di ricerca allergia e asma (SIAF), associato all’Università di Zurigo (UZH). Vediamo nel dettaglio cosa hanno scoperto.
Il brillantante per lavastoviglie è nocivo o no?
Se i piatti appena lavati non sono adeguatamente risciacquati il brillantante essiccato resta sulla superficie delle stoviglie e può essere facilmente ingerito con il cibo che viene poi poggiato su tali stoviglie. Le sostanze chimiche analizzate dal team di scienziati svizzeri sono alcol etossilati e possono provocare seri danni alla parete epiteliale dell’intestino, che in modo naturale funge da protezione.
Di cosa stiamo parlando? Del rischio di innescare l’insorgenza di malattie croniche come allergie, gastrite, diabete, obesità, cirrosi epatica. E ancora artrite reumatoide, sclerosi multipla, disturbi dello spettro autistico, depressione cronica e morbo di Alzheimer. Questa è la sintesi delle dichiarazioni di Cezmi Akdis, professore di allergologia sperimentale e immunologia all’UZH e direttore del SIAF.
Però occorre fare una precisazione che è molto importante. Lo studio, pubblicato anche sul sito dell’Università di Zurigo (news.uzh.ch) è stato condotto sulle lavastoviglie commerciali. Cioè sulle lavastoviglie professionali. Per intenderci stiamo parlando di grandi elettrodomestici adatti a lavare quantità enormi di stoviglie in poco tempo. Cioè sono quelle lavastoviglie che funzionano con cicli di lavaggio da pochissimi minuti usando una pressione elevata e che, dopo l’uso del brillantante, non prevedono un ciclo di lavaggio aggiuntivo. I modelli tecnologicamente avanzati non presentano tale pericolo potenziale.
Quindi in definitiva tale studio ha preso in considerazione solo una gamma di prodotti ben specifici. Si parla solo di determinati apparecchi, cioè di quei modelli di lavastoviglie che non hanno un ciclo di lavaggio per il risciacquo del brillantante. E che sono usati in ambito commerciale, quindi nei ristoranti, nelle mense, nelle caserme, nelle comunità e simili. Insomma, se hai una lavastoviglie in casa non allarmarti, quasi sicuramente è stata realizzata per avere un ciclo di lavaggio che comprende anche il risciacquo del brillantante. Se invece vai al ristorante prova a chiedere che tipo di lavastoviglie hanno in dotazione nelle cucine, così puoi decidere con serenità dove andare a cena la prossima volta.
Parole di Kati Irrente
Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.