Di Samanta Airoldi | 15 Giugno 2023
Molto presto potremmo non vedere più chef e cuochi nei ristoranti: quello che sta accadendo ha dell’incredibile eppure è realtà.
Il bello di andare a cena al ristorante sta non solo nel gustare piatti buoni e ricercati ma anche nell’interagire con chi c’è dietro le “quinte”, con gli chef. È emozionante farsi consigliare un piatto o farsi raccontare come è nato. Presto tutto questo potrebbe non esistere più. Presto gli chef potrebbero non esistere più.
La tecnologia sta avanzando. Progressivamente ma, talvolta, anche paurosamente. E così diverse figure lavorative potrebbero presto venire sostituite da robot. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Cambridge ha già messo a punto una macchina in grado di riprodurre alla perfezione una ricetta dopo averla vista eseguire una sola volta. Basta che lo “chef robot” veda un video in cui viene cucinato un piatto e lo ricreerà fedelmente. Anzi sarà persino in grado di creare ricette nuove.
Gli chef robot sono studiati da tempo, ma i modelli messi a punto fino ad oggi erano risultati insoddisfacenti. Il nuovo robot creato dagli studiosi britannici potrebbe segnare una svolta ma, soprattutto, potrebbe segnare la fine per tutte quelle professioni legate al mondo della ristorazione. Se, infatti, è possibile sostituire uno chef con un robot, sarà ancora più facile sostituire gli aiuto cuochi, i camerieri, i baristi.
Ristoranti senza chef: ecco quale sarà il futuro
Un cuoco in carne e ossa è in grado di rendere diverso ogni piatto grazie alla creatività, alla passione, dell’estro geniale. Tutte doti che una macchina non potrà mai avere. Ma l’obiettivo dei ricercatori di Cambridge era un altro: il fine degli scienziati era capire se le capacità di apprendimento di un robot possono essere le stesse di un essere umano.
Gli studiosi, nello specifico, hanno ideato otto ricette di insalata e si sono filmati mentre le preparavano. Per addestrare il loro chef robot hanno quindi utilizzato una rete neurale che era già stata programmata per identificare oggetti diversi, tra cui broccoli, carote, mele, banane e arance. Il robot ha analizzato ogni fotogramma del video ed è stato in grado di identificare i diversi oggetti. Inoltre ha riconosciuto la ricetta corretta il 93% delle volte ed è anche stato in grado di crearne una totalmente nuova.
I ricercatori hanno puntualizzato che servirà ancora tempo per rendere queste macchine perfette e perfettamente sovrapponibili agli chef reali. Per il momento, infatti, gli chef robot riconoscono gli ingredienti solo se hanno una visione nitida e completa. Non saprebbero riconoscere, ad esempio, una carota parzialmente coperta da una mano. Mano a mano che diventeranno più abili, però, molti chef potrebbero davvero perdere il lavoro e in gran parte dei ristoranti i clienti potrebbero non avere più nessuno con cui confrontarsi. Il progresso non sempre comporta un reale miglioramento. Non per tutti almeno.
Parole di Samanta Airoldi
Sono Samanta, sono nata a Genova ma vivo a Milano da molti anni. Ho conseguito Laurea specialistica e Dottorato in Filosofia Politica e svolgo il lavoro di redattrice dal 2015. Ho pubblicato alcuni libri di Filosofia Politica in chiave "pop" e, nel corso di questi anni, ho lavorato per diversi blog. Mi sono sempre occupata, principalmente, di Politica ed Economia ma, talvolta, anche di lifestyle, benessere e alimentazione vegana essendo io stessa vegana. Le mie passioni principali sono proprio la Politica e l'Economia ma mi interessa anche il settore del benessere.