Migliaccio napoletano, la ricetta originale per non dimenticare le tradizioni del Carnevale

Il migliaccio napoletano è un dolce di Carnevale tradizionale che ha un'origine molto antica, è una torta rustica che si prepara con semolino, ricotta, latte e uova, e ha un golosissimo aroma di agrumi.

Migliaccio napoletano visto dall'alto

Migliaccio napoletano - buttalapasta.it

  • facile
  • 1 ora e 15 minuti
  • 8 Persone
  • 225/porzione

Il migliaccio napoletano è una ricetta tradizionale di un dolce rustico che viene preparato e gustato di solito nel periodo di Carnevale. Si tratta di una torta rustica molto antica che si prepara con il semolino, ai quali si aggiungono altri ingredienti semplici come la ricotta, il latte, le uova, lo zucchero e gli agrumi.

Sofficissimo, golosissimo e morbido al punto giusto, il migliaccio napoletano è insomma una torta che stranamente non è tra i dolci napoletani più conosciuti e ci viene da dire “purtroppo”, perché si tratta di una golosità che merita maggiore visibilità.

C’è chi indica nelle sfogliatelle frolle l’erede del migliaccio napoletano nella variante con la pasta frolla, ed in effetti un po’ le ricorda, ad ogni modo noi di seguito andiamo a svelare la ricetta originale per fare la torta “nuda” e semplice che, come indica il nome stesso, era in principio preparata con la farina di miglio, poi sostituita con il semolino perché più facilmente reperibile.

Ma ora basta parlare, andiamo a vedere tutti i passaggi per sfornare una buonissima torta carnevalesca, il migliaccio napoletano con l’antica ricetta della pasticceria napoletana, uno dei pochi dolci di Carnevale cotti al forno.

Siamo certi che già al primo morso vi innamorerete della sua inaspettata consistenza morbida, quasi scioglievole al palato. Per un risultato eccellente puntate tutto sulla qualità degli ingredienti e otterrete una torta veramente insuperabile.

Ingredienti

  • Uova 4
  • Farina di miglio o semolino 200 gr
  • Ricotta 250 gr
  • Zucchero 235 gr
  • Burro 70 gr
  • Latte 450 ml
  • Acqua 300
  • Limone 1
  • Arancia 1
  • Aroma vaniglia 1 fialetta
  • Zucchero a velo qb

Preparazione

  1. Iniziate la preparazione della ricetta del migliaccio napoletano lavorando la ricotta a crema con una forchetta, per ottenere un composto liscio e privo di grumi. Per questa operazione, procuratevi una ciotola sufficientemente capiente, meglio se di vetro, così terrete d'occhio l'intero procedimento.

  2. Portate l'acqua ed il latte ad ebollizione in un tegame capiente, preferibilmente antiaderente.

  3. Una volta giunto il punto di ebollizione, mettete al minimo la fiamma e versatevi il semolino a pioggia, mescolando continuamente con un cucchiaio di legno, per evitare che si creino dei grumi.

  4. Fate cuocere il semolino per 5-6 minuti al massimo, quindi spegnete la fiamma ed aggiungete il burro amalgamando per bene con un cucchiaio e lasciando raffreddare completamente il composto.

  5. Quando sarà freddo incorporate le uova una alla volta e mescolate bene con un cucchiaio. Aggiungete infine la ricotta precedentemente lavorata a crema.

  6. Continuate a mescolare aggiungendo pian piano anche la quantità di zucchero prevista dalla ricetta.

  7. Aggiungete per ultimi la scorza del limone e arancia grattugiata e l'aroma di vaniglia e versate il composto in uno stampo da 20-22 cm, precedentemente imburrate e ben infarinate.

  8. Fate cuocere la torta a 180°C, in forno già caldo, per 45 minuti circa o fino a quando la superficie risulterà ben dorata, quasi marroncina.

  9. Prelevate dal forno, aspettate 10 minuti, quindi cospargete di zucchero a velo a piacere.

L’idea in più: potete creare un guscio di pasta frolla in cui porre il ripieno preparato, senza coprire con strisce di pasta o guscio, in entrambe le varianti è un dolce delizioso. E se poi volete conoscere le migliori ricette con il semolino scoprite la nostra raccolta!

Parole di Kati Irrente

Giornalista poliedrica scrivo per il web dal 2008. Sono appassionata del vivere green e della buona cucina, divido il tempo libero tra musica, cinema e fumetti d’autore.

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